A voler dare a Cesare quel che è di Cesare, il nome della nuova emittente radiofonica va attribuito al prof. Mario Angeli. E fu scelto proprio per l'originale sintesi.
E sempre per dare a Cesare… il contributo iniziale e determinante venne dall'Associazione dei pensionati, che accolsero al volo una proposta lanciata da mons. Angelo Zanetti fin dai primi giorni della sua presenza a Chiari, che citava esperienze già avviate nella nostra Diocesi. Ma la nuova emittente radiofonica nacque con una voglia di solidità che la fece resistere ben oltre i tentativi di altre radio parrocchiali.
Claronda si è data subito una struttura (pescando nel generoso serbatoio del volontariato clarense) che permettesse, accanto alla trasmissione delle cerimonie religiose, anche un servizio informativo e formativo di più ampio respiro.
Il debutto avvenne con il notiziario settimanale, proprio il giorno dei Santi Patroni, il 15 febbraio 1989. E da allora ha retto a intemperie legislative e naturali: ai fulmini che hanno più volte colpito gli impianti collocati tra la sacrestia e la torre, e alle tempestose vicende che hanno caratterizzato le leggi sulle radio e le televisioni. Tra le prime a livello nazionale, ebbe l'autorizzazione fin dai tempi burrascosi della prima Legge Mammì.
Oggi Claronda fa parte della rete delle radio cattoliche legate a "Corallo", fa da sostegno a Radio Voce, a Radio Vaticana e all'emergente Network che i vescovi italiani stanno promuovendo.
Quello che conta di più, tuttavia, è il fatto che anche il servizio è migliorato, in parte per la collaborazione con il Circuito InBlu, che ci aiuta con trasmissioni che vengono prodotte o dal circuito stesso o da Radio Vaticana, ed in parte perché il gruppo dei collaboratori continua con una professionalità che man mano diventa sempre più appropriata.